sabato 14 marzo 2020

Non fermare la tua attività fisica con il Coronavirus!

lunedì 11 luglio 2016

"Gradualità" e divertimento


Finalmente sono diminuiti, quasi scomparsi, i fastidi della lesione tendinea. Rimangono quelli conseguenti l'allungamento del muscolo e del tendine, ancora troppo rigidi.

Intanto proseguono con gradualità gli allenamenti, portati da tre a quattro e finalmente a cinque per settimana. 

3 le sedute dedicate alla corsa lenta veramente lenta per consentire un facile recupero e quasi sempre, al termine, 6 allunghi da 80-100 mt ad un passo veloce, senza sprintare, con recupero di passo

1 seduta dedicata al fartlek, fondamentale, in questa fase, per aumentare la forza e l'elasticità muscolare delle gambe

a settimane alterne 1 seduta dedicata all'interval training

1 seduta dedicata alla corsa più lunga e leggera con all'interno delle variazioni suggerite dalla condizione del giorno.

Il terreno di allenamento è misto, prevalentemente su fondo sterrato nella pineta di Ugolio, con brevi escursioni (1 volta alla settimana) su asfalto. Non mancano i circuiti misurati, le salite, le discese o i tratti in piano leggermente ondulati. Tutto ciò di cui ho bisogno per migliorare la condizione creando dei cocktail interessanti per mantenere vivo il divertimento.

Sempre presenti
Stretching prima e dopo la seduta per i muscoli posteriori della coscia, i quadricipiti e i polpacci.
Un buon riscaldamento
Corsa
Quasi sempre ,defaticamento in corsa leggera.

giovedì 31 marzo 2016

Principalmente continuità

Allenamenti dal 22/02 al 31/03

 "Prima di tutto continuità" (Aldo Sassi). 
Finalmente sono riuscito ad effettuare un test di 10 km. Pian pianino i miglioramenti, dalla lesione ad oggi, iniziano a vedersi.
Ho iniziato circa due mesi fa con sedute molto lente ma cercando di lavorare sulla forza, inserendo la salita. Perché la salita? Perché nel mio caso, a seguito della lesione muscolo tendinea all'anca sinistra, la ripresa si è rivelata più difficile del previsto. Infatti quando ho potuto ricominciare a fare qualche passo, più svelto della camminata veloce, ho avuto problemi con la corsa in piano. Forse solo la paura di potermi rifare male o tardare ulteriormente la ripresa ma gestendo il lavoro con basse velocità ed in salita la ripresa è stata lenta ma continua. Il primo obiettivo "portare la durata della seduta a 60 minuti", in seguito ho iniziato a lavorare in piano, martedì con un progressivo ed oggi con un lavoro alternato di 10 km.
 Ancora non ho superato completamente i fastidi della lesione ma i segnali sono positivi.   

martedì 22 marzo 2016

Runner, extraterrestre, guru...

Ma che fai, esci a correre sotto la pioggia? Non dirmi che vai a correre con questo freddo polare? Come fai ad andare a correre con questo vento? Esci a correre con questo sole? Si può continuare così all'infinito, ci sono quelle persone che non condividono la passione per la corsa e allora vai con ogni genere di definizione per definirti un "fuori di testa".
Per fortuna ci sono anche i sostenitori, non per forza dei runner ma comunque degli ammiratori. In questo caso le definizioni cambiano completamente, "come fai a correre per più di 3 chilometri, io mi stanco solo a pensarci", "mi manca il fiato solo a vederti", "hai corso per oltre 20 chilometri!!! io al massimo potrei farli in macchina".
Ci sono anche coloro che vorrebbero conoscere i migliori consigli per iniziare a correre, o sapere quali sono le scarpe più adatte. Insomma in questo caso ci fanno sentire dei maestri in grado di riuscire a svelare la tabella magica per correre più veloci, più lontano, per più tempo. In ogni caso si tratta sempre di un buon punto di partenza per far amare la corsa anche agli altri.

Aggiornamento sulla mia ripresa.
Pian pianino continuo ad impegnarmi al meglio. E' molto dura, ci vuole ancora tanta pazienza ma i progressi mi aiutano a mantenere alto l'interesse verso l'obbiettivo di riuscire a tornare a correre tranquillamente, senza alcun dolore o problema. I ritmi di corsa sono ancora molto lenti ma  la distanza si avvicina alla soglia dei 60' e questo rispetto a poche settimane fa è già un gran risultato. Intanto, dal momento che non posso forzare il passo per aumentare il ritmo (il muscolo ed il tendine ne soffrirebbero) posso lavorare sulla forza con l'inserimento (leggero) della corsa in salita.      

venerdì 11 marzo 2016

Giogghiamo un po'

Una ripresa da jogger è il massimo che mi posso permettere, ma rispetto a non poter correre per niente la cosa mi piace e allora per adesso vesto i panni del jogger.
Correre piano piano è la modalità più adatta dopo lo stop durato 110 giorni a seguito della lesione dei flessori della gamba sinistra (conseguenza di lesioni precedenti). Non mi ritrovo nei panni del jogger. Sono due mondi diversi ma in fondo la cosa in comune, la corsa, è ciò che mi interessa di più.

 Stairway to Heaven - Led Zeppelin

  

domenica 29 novembre 2015

Bandiera bianca


L'obiettivo mezza maratona del 20 dicembre è naufragato.
Durante la seduta di 10 giorni fa, effettuata alle cinque del mattino con un tasso d'umidità altissimo e temperatura molto bassa, ho accusato più fatica del solito ed ho iniziato ad avvertire un leggero fastidio al bicipite femorale sinistro. Dopo circa 50' dall'inizio della seduta il fastidio si è tramutato in dolore che progressivamente si è accentuato sempre più fino a farmi rallentare e corricchiare verso casa.
Il fastidio si è ripresentato anche nei giorni successivi in cui ho corso con ritmi veramente lenti (5'30" - 6'00"/km) per cercare di non forzare la parte dolente. Adesso sono completamente fermo da 4 giorni e dovrò rispettare i normali tempi di recupero per lo stiramento del bicipite femorale sinistro. Dovrò essere molto paziente prima di riprovare a correre 'lentamente, con molta cautela'.
Analizzando l'accaduto, mi sono reso conto che lo squilibrio tra la forza acquisita dei gruppi muscolari e la capacità reale di riuscire a gestire certi ritmi (in questo momento, troppo veloci) può esser stato un fattore causale della lesione del bicipite femorale. 
Pur sapendo d'essere molto a rischio non sono stato capace di controllare l'evento. Un fattore che prima o poi fa la sua comparsa in ogni podista. Prevenire è una buona cosa ma l'evento, in questo caso traumatico, è il risultato di diverse cause che producono diversi effetti. 'Difficile tenere tutto sotto controllo', 'importante cercare un giusto equilibrio tra teoria ed esperienza'. Comunque sono fiducioso di recuperare senza problemi ed in breve tempo. 
Adesso un bel video di Stretching in movimento Galen Rupp