domenica 15 gennaio 2012

Correndo appresso alla mountain bike

Venerdì 13 - 10 km facili
Sabato 14 - 7 km facili


Oggi la sveglia in tarda mattinata, alle 10. Ieri notte abbiamo fatto tardi (anzi questa mattina). 
Nonostante l'ora non me la sento di saltare la colazione e così, caffellatte, pane tostato e miele. Pian pianino, quindi, lentamente mi sveglio per bene. Quando mi sveglio così tardi ci vuole parecchio per carburare.


Ore 13 zona industriale di prato sardo: 


- Riscaldamento in corsa lenta per 15'
- 4 allunghi da 100 metri
- 15 km tempo 1h01'10" 
- defaticamento 5', molto lento, finale camminando.


Questa mattina ho corso in compagnia dell'amico Antonio che mentre rientrava a casa decide di farmi compagnia per un'ora, facendomi da apripista con la sua mountain bike e indicandomi i passaggi per ogni chilometro. Il lavoro odierno era previsto con un passo medio tra i 4'15" e i 4'10" ma nonostante la fatica immensa, è uscito fuori un lavoro veramente sorprendente.


La parte iniziale, fino al chilometro cinque, forzo un po' per riuscire a mantenere il ritmo anche se avrei scommesso di riuscire a correre con meno fatica. 
I successivi chilometri, fino al decimo, proseguono senza variazioni degne di nota. 
Nei successivi 2 chilometri, la fatica inizia a crescere in maniera esasperata e dal dodicesimo chilometro in poi è tutto una pena. 
Soffro enormemente e le sensazioni sono pessime. Tra il freddo e la fatica mi iniziano a far male le dita delle mani, ho dimenticato i guanti, cerco di batterle più volte ma niente da fare, le dita tendono a fare sempre più male ed inoltre il sangue del corpo sta lavorando per i muscoli delle gambe e tutto il calore si concentra nei quadricipiti. 
Tra un problema e l'altro riesco a distrarmi abbondantemente per dimenticarmi un po' la fatica, finché ad un chilometro dalla fine mi rendo conto che anziché rallentare ho accelerato.
Nota - gli ultimi 3 chilometri sono sembrati lunghi quanto i primi 12. Non finivano più.
Il ginocchio accenna ancora qualche problemino e così anche le vie respiratorie ancora un po' sofferenti. 
Al termine stanco morto, ma soddisfatto.

6 commenti:

Bruno ha detto...

So il perchè non sentivi più fatica: "Antonio" in realtà era "Antonella", ed una volta accortosi della tua fatica ha pensato bene di "migliorare" la "visibilità posteriore".

Ih lupo! :D

Unknown ha detto...

allenamento duro ma che paga...i risultati non tarderanno a venire

Vincenzo DI GENNARO ha detto...

Anche qua sta facendo molto freddo. Stamattina c'erano 8 gradi sotto lo zero!!

TylerDurdeen ha detto...

Correre col freddo di quelle temperature è pericoloso, ma non sei certo un principiante e quindi nonostante hai saputo portare a compimento un ottimo quanto estenuante allenamento. I guanti però la prossima volta portali. Io mi porto appresso anche la carta di giornale da mettere sopra gli addominali, se il freddo è proprio forte. Ma sono cose che di sicuro sai bene. Saluti.

Giuseppe ha detto...

@Bruno, in realtà ero cotto.

@kaiale.
Ho forzato così tanto che recuperarlo sarà un po' complicato. Spero bastino 48 ore.

@Vincenzo, si è complicato.
Specialmente con lo stato di raffreddamento ancora all'erta.

@tylerdurden.
Quello che ho fatto è proprio un errore da principiante.

lello ha detto...

allenamenti sofferti ma utili , stamattina da noi meno 7-----