La foto è di Francesco Canu |
La stagione delle campestri è arrivata alla 2° prova del campionato regionale di società di cross.
Le gare si disputano a Olbia nel parco cittadino Fausto Noce, circa 1000 i concorrenti iscritti nelle diverse categorie.
La giornata si presenta molto fredda, ma rispetto alle previsioni si sta molto bene, nella giornata di venerdì e sabato c'era la neve e per oggi era prevista pioggia. Niente di tutto questo ma solo un clima freddo e nemmeno tanto umido, si sta bene grazie all'assenza di vento.
Il percorso di gara si presenta prevalentemente in piano, molto tecnico, nervoso e selettivo, il circuito si sviluppa su una distanza di 1000 metri con una bellissima serie di curve e contro curve dove si trovano numerose pozzanghere di fango e alcune montagnette di terra per rompere il ritmo e l'uniformità dei punti senza altri ostacoli.
Lo scenario su cui l’atleta si deve cimentare oggi è quindi il più adatto per profondere un elevato spirito agonistico.
In questo genere di competizioni, la misurazione del percorso, il più delle volte, è indicativa. D’altra parte le asperità della gara incidono fortemente sul risultato cronometrico e pertanto l’esatta indicazione della lunghezza della gara ha poco valore per l’atleta.
L’idea di correre nel fango non sempre alletta i corridori, però l’occasione di correre una gara di cross, vista nell’ambito più ampio della costruzione del corridore e del raggiungimento della sua migliore condizione, si rivela un importante momento di preparazione anche per gli specialisti della corsa su strada, maratoneti compresi.
Anche se in una gara di cross è controproducente partire a razzo; oggi sono condizionato dal fatto che i chilometri da percorrere sono pochi, cross corto 4km e quindi partenza a tutta dimenticando il maggior impegno fisiologico che il tracciato odierno impone rispetto alla pista o all’asfalto. La tattica che cerco di mettere in pratica è quella di gestire al meglio le forze con l’obiettivo di un piazzamento rispetto ad eventuali avversari cercando di guadagnare sin dalla partenza una posizione a ridosso dei primi per non correre il rischio di rimanere ingabbiati nel plotone più numeroso e dover quindi rinunciare alla possibilità di scegliere le traiettorie migliori per evitare le asperità del terreno. Nell'arco di poche decine di metri ci sono almeno 20 o 30 atleti se si molla anche per pochi attimi poi è molto difficile e dispendioso rimontare, vuoi per la durezza del percorso che per la brevità della gara.
Si tratta certamente di un tipo di gara che va corsa con grande concentrazione controllando in ogni momento la tattica degli avversari e cercando il terreno (una curva secca, un tratto fangoso, ecc) dove attaccare e sorprendere gli altri corridori.
Questi i parziali di ogni giro da 1 km: 1° - 3'25" 2° - 3'34" - 3° - 3'38" 4° - 3'35" tempo totale 14'12".